Il governo Renzi promuove l’ideologia gender nella scuola

Nell'incontro del ministro Giannini dell'11 luglio scorso, affidate alle associazioni LGBT il fondamentale compito di redigere le politiche educative nazionali in ambito scolastico ...

di Lupo Glori

Il governo Renzi si piega ai dettami degli ideologi del gender e mette a punto un deciso programma anti-omofobia 2014/2015 di concerto con le principali associazioni LGBT italiane. Venerdì 11 luglio il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini si è, infatti, seduto al tavolo con “Agedo”, “Arcigay”, “ArciLesbica”, “Associazione Radicale Certi Diritti”, “Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli”, “Equality Italia”, “Famiglie Arcobaleno”, “Gay Center”, “MIT” per concordare assieme il piano strategico nazionale di contrasto all’omofobia e la transfobia. 

Andrea Maccarrone, presidente del “Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli”, una delle associazioni LGBT presenti all’incontro, ha dichiarato: «siamo molto preoccupati che la libertà d’insegnamento e le politiche di contrasto alle discriminazioni, già da anni messe in campo, vengano rimesse in discussione da una ventata di integralismo che punta a trasformare la scuola da luogo privilegiato di crescita civile, di formazione e di incontro in terreno di scontro ideologico». Per questo, prosegue Maccarrone, occorre urgentemente: «riavviare la strategia nazionale nell’ambito dell’asse educazione-istruzione, che era stata avviata dallo scorso governo e affidata all’Unar, ma che ha subito uno stop incomprensibile e gravissimo».

Obiettivo principale della riunione, fortemente voluta dalle associazioni LGBT, è stato, infatti, proprio quello di rimettere in moto la discussa e contestata Strategia Nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, adottata il 30 aprile 2013, dall’“Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni” (UNAR) per volere dell’allora Ministro del Lavoro (con deleghe alle Pari Opportunità) Elsa Fornero.

Tale ripresa della “Strategia Nazionale” si focalizzerà sull’asse di intervento programmatico dedicato all’“educazione e istruzione” che individua nella scuola il luogo principale di formazione di una nuova cultura che favorisca il «processo di accettazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere» . In tale prospettiva, le parti hanno, infatti, stabilito l’avvio, dal prossimo autunno, di corsi formativi per tutte le figure apicali degli uffici scolastici regionali e provinciali e l’istituzione, all’interno della Settimana contro la violenza e discriminazione, della lotta all’omofobia e alla transfobia come tema centrale per l’anno scolastico 2014-15.

Infine, la Ministra Giannini ha promesso, alle numerose realtà associative LGTB presenti, un confronto più assiduo anche rispetto alla stesura delle nuove linee guide sul contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Alle fine dell’incontro le associazioni LGBT partecipanti, soddisfatte per gli accordi raggiunti, hanno rilasciato una nota a firma congiunta nella quale si legge: «le Associazioni apprezzano gli impegni assunti dalla Ministra e vigileranno affinché vengano mantenuti».

Il governo del cattolico Matteo Renzi affida dunque alle associazioni LGBT il delicato e fondamentale compito di redigere le politiche educative nazionali in ambito scolastico. Tra queste anche il “Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli” che continua oggi l’opera di distruzione e dissoluzione morale della nostra società iniziata dal suo ideologo Mario Mieli colui che negli Elementi di Critica Omosessuale del 1977, scriveva che gli uomini nascono «naturalmente» con un’innata tendenza polimorfa e «perversa», caratterizzata da una «pluralità delle tendenze dell’Eros e da l’ermafroditismo originario e profondo di ogni individuo». È con i rappresentanti di tali teorie che dialoga la Ministra Giannini. 

fonte: Corrispondenza Romana, 16/07/2015

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