Il pericolo per la fede รจ il consumismo. Parola di Papa Francesco.


Il consumismo è un virus che intacca la fede alla radice, perché ti fa credere che la vita dipenda solo da quello che hai, e così ti dimentichi di Dio che ti viene incontro e di chi ti sta accanto.

Allora si vive di cose e non si sa più per cosa; si hanno tanti beni ma non si fa più il bene; le case si riempiono di cose ma si svuotano di figli. Questo è il dramma di oggi: case pieni di cose ma vuote di figli, l’inverno demografico che stiamo soffrendo. Si butta via il tempo nei passatempi, ma non si ha tempo per Dio e per gli altri.

E quando si vive per le cose, le cose non bastano mai, l’avidità cresce e gli altri diventano intralci nella corsa e così si finisce per sentirsi minacciati e, sempre insoddisfatti e arrabbiati, si alza il livello dell’odio. “Io voglio di più, voglio di più, voglio di più...”.

Lo vediamo oggi là dove il consumismo impera: quanta violenza, anche solo verbale, quanta rabbia e voglia di cercare un nemico a tutti i costi! Così, mentre il mondo è pieno di armi che provocano morti, non ci accorgiamo che continuiamo ad armare il cuore di rabbia.

Ma a noi oggi tocca vigilare, vegliare: vincere la tentazione che il senso della vita è accumulare, a noi tocca smascherare l’inganno che si è felici se si hanno tante cose.

Dobbiamo resistere alle luci abbaglianti dei consumi, che brilleranno ovunque in questo mese, e credere che la preghiera e la carità non sono tempo perso, ma i tesori più grandi.

Papa Francesco, Omelia, 1° dicembre 2019