Lombardia, proiettato a scuola un film manifesto LGBT ->
Leggete l'articolo e tirate le vostre conclusioni ... e poi vengono a dirci che la dittatura del Gender non esiste! E' questo che deve fare la Scuola? E' questa la "buona scuola"?
L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia dell’Ambito territoriale di Milano che fa capo al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) il 16 febbraio scorso aveva inviato “ai Dirigenti scolastici degli Istituti Secondari di II grado di Milano e città Metropolitana, alla Consulta Provinciale Studentesca e al Forum provinciale delle Associazioni dei genitori della scuola – FoPAGS”, la seguente lettera:
“Oggetto: Forum delle Politiche Sociali 2017 del Comune di Milano – 23 Febbraio/2 Marzo 2017. Proiezione del film Né Giulietta Né Romeo con Veronica Pivetti. Si informano le SS.LL. che Sabato 25 Febbraio 2017 alle ore 10,00 presso l’Istituto Superiore Cavalieri di Via Olona,14 Milano, verrà proiettato il film Né Giulietta Né Romeo con la presenza dell'attrice-regista Veronica Pivetti e della sceneggiatrice Sig.ra Gra che interverranno in un dibattito finale con gli studenti presenti. L’evento rivolto alle studentesse e agli studenti degli Istituti Superiori Milanesi è dedicato a temi sociali attuali sul contrasto alle discriminazioni, sul diritto di cittadinanza, sull'inclusione e si colloca all’interno del 6° Forum delle Politiche Sociali promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. L’iniziativa, ha già il Patrocinio di UNAR Presidenza Consiglio Ministri, Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, l’Associazione AGEDO e l’Associazione IL CINEMA e i DIRITTI. La partecipazione è libera e gratuita”.
Ma il film cosa racconta? Lasciamo la penna ad una fonte non sospettabile di partigianeria, il sito Cinemagay: “Né Giulietta, né Romeo è anzitutto un manifesto LGBT, cioè una storia che affronta praticamente tutte le tematiche gay d’attualità nel nostro Paese”.
Viva la sincerità. Il film è un manifesto politico teso alla soddisfazione di alcune rivendicazioni del mondo omosessualista militante. Il suo carattere dichiaratamente politico gli è valso il patrocinio di Amnesty International, perché oggi i veri perseguitati politici sono i gay a cui si vede non bastano più matrimoni, figli uterati e dark room, ma agognano a qualcosa di più che ad oggi non è ancora noto ...