Lettera di mons. Reali alla comunità per il pellegrinaggio a Santa Maria in Celsano ->
Roma, 14 agosto 2014
Carissimi fratelli e amici di Osteria Nuova,
anche quest’anno avete voluto avviare la memoria dell’Assunzione in cielo della Madonna con un pellegrinaggio al caro santuario di Santa Maria in Celsano, dove Lei vi accoglie come figli amati e vi parla.
E, dalla gloria del cielo, Maria ci dice che questa è anche la nostra strada e che il cielo è il nostro ultimo destino. Lei è arrivata per prima ed ha aperto per tutti la strada.
Camminando verso la sua casa, avvertiamo che in realtà Lei cammina con noi, sempre, sulla via del cielo come anche sulle vie contorte della nostra esistenza quotidiana e ci incoraggia ad andare avanti con fiducia. Anche nel buio della notte, Maria sostiene i nostri passi e ci aiuta a ritrovare la luce.
E quante notti l’umanità deve attraversare! Quando la strada si fa più dura e diventa difficile seguire il sentiero sentiamo più forte il bisogno di stringerci l’un l’altro, condividendo speranze e fatica, pronti ad aiutare chi è in difficoltà e certi di ricevere aiuti inaspettati e decisivi.
Oggi, insieme a tutte le Chiese d’Italia, vogliamo farci interpreti, nelle nostre riflessioni e nella nostra preghiera, della situazione di persecuzione che in diverse parti del mondo soffrono tanti nostri fratelli e sorelle, perseguitati solo perché discepoli del Signore Gesù.
Papa Francesco, all’Angelus del 20 luglio scorso, così parlava di loro con particolare riferimento ai cristiani dell’Iraq: “i nostri fratelli sono perseguitati, sono cacciati via, devono lasciare le loro case senza avere la possibilità di portare niente con loro. A queste famiglie e a queste persone voglio esprimere la mia vicinanza e la mia costante preghiera. Carissimi fratelli e sorelle tanto perseguitati, io so quanto soffrite, io so che siete spogliati di tutto. Sono con voi nella fede in Colui che ha vinto il male!”.
E i Vescovi italiani chiamano “tutte le nostre comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria quale segno concreto di partecipazione con quanti sono provati dalla dura repressione…di cui oggi sono vittime centinaia di migliaia di cristiani”.
“Non possiamo tacere”, ci dicono i Vescovi, “di fronte al Calvario che accomuna i battezzati in paesi, come Iraq e Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione”.
Ecco, carissimi, non possiamo tacere e non possiamo far tacere in noi la parola del Vangelo, perché è l’unica che illumina e salva, conforta, giudica e perdona.
Affidiamo la nostra preghiera a Maria; chiediamole di saper accogliere come Lei Gesù, parola di Dio fatta carne, e di tenere sotto il suo manto quanti soffrono persecuzioni a causa del Vangelo.
Mi unisco alla vostra preghiera e, salutandovi con affetto, vi benedico
+ Gino Reali, Vescovo