Il Vescovo: "Cammino con voi al Santuario di Santa Maria in Celsano"

Lettera di Mons. Gino Reali alla comunità per il pellegrinaggio del 14 agosto a Santa Maria in Celsano ->

 

 

Roma, 14 agosto 2013

 

Carissimi fratelli e amici di Osteria Nuova, 

nella vigilia dell’Assunzione della Madonna mi unisco volentieri alla vostra preghiera e, in qualche modo, cammino con voi pellegrino al Santuario di Santa Maria in Celsano. 

“Per fede Maria accolse la parola dell’Angelo e credette all’annuncio che sarebbe divenuta Madre di Dio nell’obbedienza della sua dedizione (cfr Lc 1,38). Visitando Elisabetta innalzò il suo canto di lode all’Altissimo per le meraviglie che compiva in quanti si affidano a Lui (cfr Lc 1,46-55). Con gioia e trepidazione diede alla luce il suo unico Figlio, mantenendo intatta la verginità (cfr Lc 2,6-7). Confidando in Giuseppe suo sposo, portò Gesù in Egitto per salvarlo dalla persecuzione di Erode (cfr Mt 2,13-15). Con la stessa fede seguì il Signore nella sua predicazione e rimase con Lui fin sul Golgota (cfr Gv 19,25-27). Con fede Maria assaporò i frutti della risurrezione di Gesù e, custodendo ogni ricordo nel suo cuore (cfr Lc 2,19.51), lo trasmise ai Dodici riuniti con lei nel Cenacolo per ricevere lo Spirito Santo (cfr At 1,14; 2,1-4)” (Papa Benedetto XVI, Lettera Apostolica Porta Fidei, n. 13).

Nell’Anno della Fede, in cui ci è chiesto di purificare e far crescere la nostra vita cristiana, cerchiamo di metterci alla scuola dei testimoni ed in particolare della Santa Vergine. E’ lei la prima dei credenti e la più grande dei testimoni; è Lei che ci insegna ad accogliere il dono di Dio in un cuore semplice ed obbediente; con la sua vita ci ha mostrato come la fede deve necessariamente manifestarsi nelle opere di carità, perché la fede senza la carità è monca, muta e inutile. Papa Benedetto XVI diceva: “La fede senza la carità non porta frutto, e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balìa costante del dubbio” (Porta Fidei, n. 14). 

La festa dell’Assunzione in cielo di Santa Maria ci ricorda, poi, che sulla vita di ognuno rimane aperta la prospettiva del cielo, dove il Signore ha preparato un posto per noi e dove si compie il nostro destino. La gloria della Santa Vergine ci dice che già qui sulla terra la luce del cielo ci raggiunge e illumina ogni esistenza ed ogni condizione umana, qualunque essa sia: lasciamoci illuminare da questa luce perché nel cuore di tutti sia viva la speranza e si rafforzi la volontà del bene. 

Assicuro la mia preghiera per la vostra cara comunità parrocchiale e per ciascuno di voi, certo che anche voi pregate per me, e salutandovi con affetto, vi benedico nel nome del Signore.

 

+ Gino Reali, Vescovo

 

(14/08/2013)