Vivace e affollata assemblea pubblica Giovedì 25 Gennaio a Osteria Nuova, sito prescelto per uno dei tre impianti di compostaggio previsti dal Campidoglio e che, a quanto già noto, se realizzato (occorreranno almeno tre anni a detta dell’assessore capitolino all’Ambiente) sarà a servizio del III, del XIV e del XV Municipio per un totale di circa 500mila abitanti pari a un quinto della popolazione romana.
Un impianto però fortemente osteggiato dai residenti di Osteria Nuova e Cesano (verrebbe realizzato a metà strada fra le due località) già penalizzati dalla presenza delle antenne di Radio Vaticana, dal depuratore del Cobis che serve le città del lago di Bracciano e dai depositi di scorie nucleari dell’ENEA Casaccia e per raggiungere il quale esiste una sola strada a due corsie che verrebbe percorsa ogni giorno da più o meno sessanta compattatori.
Uno scenario che non ha alcun appealing e che preoccupa le centinaia di famiglie di Osteria Nuova e tutta la comunità di Cesano.Ed è per questo che nella serata di giovedì 25 gennaio è stata tenuta una nuova assemblea pubblica nella Parrocchia di Osteria Nuova, aperta dalle parole di don Roberto Leoni, il parroco, preoccupato dal malessere vissuto e palesemente dimostrato dai suoi parrocchiani.
Erano stati invitati anche presidente e assessore all’ambiente del XV Municipio che però hanno declinato l’invito comunicando agli organizzatori di non avere nuove informazioni da condividere con i cittadini rispetto a quanto già detto nelle precedenti assemblee pubbliche.
E quindi i cittadini se la sono cantata e se la sono suonata, tanto per dire che hanno discusso fra di loro trovandosi tutti d’accordo sull’unico refrain che risuonava nella sala: No all’impianto di compostaggio.
E perchè no? A spiegarlo in un post su facebook è Giandaniele Giampaoli, ex presidente del Comitato di Quartiere Osteria Nuova pubblicando una piantina della zona con una legenda molto chiara (vedi sotto).
All’incontro hanno partecipato anche alcuni consiglieri di opposizione fra i quali Daniele Torquati e Marcello Ribera, del PD, e Giuseppe Mocci, Forza Italia, anche loro esprimendo parole di netto dissenso nei riguardi della scelta capitolina condivisa dalla maggioranza 5S del XV e ricordando che il consiglio municipale ben due volte, l’ultima nel 2017, ha votato per la realizzazione nello stesso sito per la realizzazione di un’isola ecologica, impianto che non ha nulla a che vedere con quello di compostaggio e che non era affatto inviso alla comunità locale.
L’assemblea si è chiusa con la determinazione a prepararsi ad una battaglia legale, mentre continua la raccolta di firme su tutto il territorio.
(articolo pubblicato su VignaClaraBlog)