Noi c'eravamo!

Con il Vescovo e la Diocesi all'udienza del Santo Padre Francesco, il 6 Novembre - - -

Svegliarsi presto per prendere il bus alle 6.15 non è stato proprio facilissimo, ma ci siamo riusciti; e nonostante il traffico che rispuntava fuori ad ogni curva, alle 7.30 eravamo in fila con gli altri pellegrini della Diocesi, subito riconosciuti grazie ai cappellini gialli. In tanti salutavano il nostro Parroco, gente di Cerveteri, Ladispoli, della Storta. Poi ci troviamo in fila, una fila lunghissima, interminabile. Ed infine, dopo aver camminato un pò in mezzo ad un fiume di gente festante, eccoci finalmente in Piazza San Pietro, che, con il colonnato, sembra abbracciarci: 'benvenuti!'. Si capisce subito che la situazione è complicata: nonostante i biglietti, non ci troviamo nel nostro settore, ma bensì in fondo alla Piazza che in un istante si riempie di persone e così Don Roberto decide che è meglio non muoverci alla ricerca dei posti a sedere, ma di restare lì.

Ma che importa? Il disagio di non poter stare comodi si dimentica subito appena il Santo Padre, alle 9.30, esce con la papamobile dall'arco delle campane e comincia a salutare i presenti facendo il giro dei vari settori, fino in fondo, dove siamo noi. L'emozione è grandissima, da non potersi descrivere a parole. Chi lo chiama, chi batte le mani, chi scatta foto, chi si protende oltre le transenne con i bambini per farglieli abbracciare .. noi agitiamo il cappellino per salutarlo, come si vede che fanno gli altri pellegrini della Diocesi, che sono sparsi un pò in tutta la Piazza. E sono tanti!

Quindi il Santo Padre arriva sul sagrato e subito da inizio all'udienza, con la lettura della Parola di Dio, che egli commenta in modo molto semplice e diretto, come è nel suo stile. Tutti ascoltano attenti (anche i ragazzi di un liceo, vicino a noi, che all'inizio sembravano poco interessati). Il Papa ci fa pregare tutti, in un istante di silenzio, per Noemi, una bambina di un anno e mezzo molto ammalata - ed è un momento intensissimo e molto toccante, concluso da un'Ave Maria.

Poi arriva il momento dei saluti, e quando viene nominata la Diocesi di Porto - Santa Rufina, è un'onda di cappellini gialli che salutano il Papa che dice: "Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana: alle famiglie, alle parrocchie, ai gruppi e alle associazioni. In particolare, saluto i fedeli delle diocesi di Teramo-Atri, Porto-Santa Rufina, Teggiano-Policastro e Patti, accompagnati dai loro Vescovi, ed auspico che questo pellegrinaggio porti frutti spirituali e pastorali a beneficio delle rispettive Comunità diocesane". L'udienza si conclude con la Benedizione del Santo Padre, che - come ci è stato spiegato - 'egli estende ai bambini, ai malati, e alle persone care' e così possiamo riprendere la via del ritorno e portare a casa, ai nostri familiari, il saluto e la Benedizione di Papa Francesco. Si forma il gruppo per la foto ricordo, un ultimo saluto alla Basilica e poi in marcia, per riprendere il pulman e stare a casa in tempo per il pranzo. Un grande 'grazie' al nostro Vescovo per questa bella iniziativa, la conclusione più bella di questo Anno della Fede, confermati dalla fede del Successore di Pietro.

Patrizia Baiano (foto di Daniele Baiano)

(10/11/2013)