Sui passi del Poverello

Gita ad Assisi, alla scoperta di San Francesco -->

Assisi, un nome che evoca magicamente la storia di San Francesco, uno dei Santi più amati della storia della Chiesa. Don Roberto propone una giornata nella mitica cittadina umbra rivolta particolarmente ai bambini del catechismo e dell'oratorio e poi allarga la partecipazione ai genitori e perfino ai nonni. Risultato: 108 persone in due pulman partono la mattina del 18 giugno '13 alla volta della città del Poverello; sul secondo pulman anche il viceparroco Don Nicola; ovviamente non mancano le catechiste Gina, Patrizia e Paola.

Lungo il viaggio, la catechesi sulla vita e la spiritualità di San Francesco. Lo sforzo del Parroco è quello di farci passare dalla visione un pò fiabesca e stereotipata del frate che parla con gli animali e cerca il contatto con la natura, per recuperare la vera identità del santo che più di ogni altro ha amato il Signore crocifisso e che per questo ha meritato l'incredibile dono delle stimmate. Così ci viene raccontato della sua vita gaudente e spensierata, poi della prigionia a Perugia e dell'inizio della conversione; le parole del Crocifisso udite nella Chiesa di San Damiano, la scelta della povertà, il viaggio a Roma e quello in Egitto .. tanti fatti che non sapevamo contribuiscono a delineare la figura a tutto tondo di un uomo straordinario che ha giocato la propria vita per il Signore.

Così arriviamo ad Assisi nella mattinata e, a piedi, raggiungiamo la Basilica di Santa Chiara, la giovane compaesana di Francesco che volle condividere il suo ideale di povertà e diede vita all'Ordine religioso delle "Clarisse". Suggestivo l'incontro con il Crocifisso che parlò a San Francesco ("Francesco, và e ripara la mia casa che, come vedi, cade tutta in rovina") e poi la discesa nella cripta dove è custodito il corpo della Santa. Fuori, un sole accecante che, verso le 12, lascia appena una striscia di dieci metri sul sagrato della Basilica, il tanto che basta per consumare lì, sulle scale della Chiesa, un pò come fanno tutti i pellegrini, il pasto al sacco. E' il momento della fraternità, quello in cui i più piccoli giocano senza paura del caldo, mentre i più grandi condividono panini, torte rustiche, dolci e .. relative ricette.

Alle 13 la partenza per la Basilica di San Francesco, con una breve deviazione per l'Oratorio di San Francesco piccolino, il luogo in cui il Santo venne alla luce, e la Chiesa che custodisce il ripostiglio in cui Francesco fu "imprigionato" da suo padre che non condivideva il suo nuovo stile di vita. Passiamo Assisi da un capo all'altro, per giungere, infine, sull'ampio prato della Basilica che bianca e maestosa, si erge sullo sperone di roccia, vera roccaforte del movimento francescano. Nella Basilica ammiriamo il ciclo pittorico di Giotto e poi scendiamo nella cripta dove, nella nuda pietra, riposa il corpo di San Francesco. Qui l'emozione è davvero grande e tutti ringraziamo il Signore per aver donato alla Chiesa San Francesco, che ha vissuto il Vangelo in modo straordinario ed affascinante ancora oggi. Dopo la foto nei pressi della facciata della Basilica inferiore, torniamo sul pullmann per raggiungere l'ultima tappa del nostro viaggio: la Porziuncola.

Il caldo si fa sentire sempre di più e l'aria condizionata sembra quasi spenta! Ecco allora un modo per imitare un pò San Francesco e non lamentarci del disagio ... Arriviamo nella piccola Chiesina dove Francesco si è stabilito insieme ai suoi primi compagni, veneriamo il luogo del suo "transito", cioè della morte. Giusto il tempo per un gelato e poi riprendiamo la via del ritorno a casa, stanchi certamente, ma contenti di aver conosciuto un pò più da vicino la vita e l'esempio di San Francesco.

Paola Tiburzi