Una luce nel buio

Sant'Andrea ci guida nel cammino >>

Con la Messa solenne di sabato 30 abbiamo onorato il nostro Patrono Sant'Andrea, pescatore, fratello di Simon Pietro, tra i primi a incontrare il Signore Gesù e a credere nella sua identità di Figlio di Dio e Salvatore. La festa è stata preceduta da un triduo di preghiera e di preparazione, guidato da tre distinti sacerdoti chiamati dal parroco: don Paolo Ferrari, parroco dell'Olgiata, don Lorenzo Gallizioli, parroco a Boccea, padre Leonardo Ciarlo, parroco a La Giustiniana. Con le loro riflessioni ci hanno aiutato a riscoprire la grandezza spirituale del nostro patrono. 

Il 30 la Messa solenne delle cinque del pomeriggio avviava l'Avvento. Come al solito, don Roberto non ha tenuto la predica ma ha detto un pensiero al termine della processione. Quindi ci siamo avviati, nel buio della sera, dietro alla venerata immagine dell'apostolo che, illuminato, era come un faro a cui guardare con speranza. 

All'altare servivano i bravissimi chierichetti, tutti ordinati nelle loro vesti e composti con le mani giunte. Rientrati in Chiesa, il parroco ha sottolineato che quest'anno dobbiamo impegnarci a riscoprire l'identità cristiana e l'appartenenza al Signore Gesù, nella Chiesa.

Troppe attività ed iniziative, se non procedono da un minimo di vita cristiana, possono anche richiamare tanta gente ... ma poi? Lo abbiamo visto anche nella nostra comunità, quanti si avvicinano solo per le simpatiche novità, ma con altrettanta facilità se ne vanno. 

Anche sulla scia dell'Anno Santo della Diocesi, che si è aperto in Cattedrale il 1° dicembre, voluto dal Vescovo come un'opportunità di crescita nella fede e nella vita spirituale, "vogliamo quindi anche noi - ha detto il parroco - rimettere al centro, prima di tutto, la fede". Speriamo che molti colgano l'importanza di questa scelta. Anzi, di questa urgenza. 

Maria Pizziconi
foto: Daniele Baiano